Insufficienza Respiratoria Cronica: la gestione sul territorio
L’insufficienza respiratoria cronica (IRC), ipossiemica od ipossiemico-ipercapnica, è il possibile quadro terminale di tutte le malattie respiratorie croniche. La comparsa di IRC è storicamente associata al danno anatomico e funzionale del polmone della broncopneumopatia cronica ostruttiva ed il suo trattamento è anch’esso storicamente individuato nella prescrizione di ossigeno terapia a lungo termine. L’IRC, in particolare quella ipossiemico-ipercapnica, è invece associata ai quadri di ipoventilazione, quali quelli che si osservano nelle malattie neuromuscolari e nelle gravi deformità della gabbia toracica. Il suo trattamento consiste nella ventilazione meccanica non invasiva da realizzare inizialmente quando la persona dorme ed in seguito anche durante il giorno in veglia.Il recente incremento della prevalenza e della gravità dell’obesità è causa dell’enorme incremento del numero di diagnosi di insufficienza respiratoria in soggetti con sindrome delle apnee ostruttive del sonno e/o con obesità patologica. In tali quadri il trattamento consiste, oltre che nella riduzione del peso corporeo, nella prescrizione di un trattamento notturno con somministrazione di una pressione positiva continua nelle vie aeree o nella ventilazione meccanica non invasiva notturna. Nella maggior parte dei casi si osserva la risoluzione dell’IRC “liberando” la persona dalla schiavitù del trattamento con O2-terapia in veglia ed offrendole la possibilità di recuperare delle valide relazioni familiari, lavorative e sociali.La sede elettiva per la gestione dell’IRC è l’ambito territoriale nel quale vive la persona che ne è affetta.