Meet In – Promuovere l’appropriatezza diagnostico-terapeutica in asma
Le malattie respiratorie croniche ostruttive rappresentano per carico epidemilogico e per impatto sociale ed economico un problema significativo per i Sistemi Sanitari, soprattutto nei paesi industrializzati.
L’asma è una delle più diffuse malattie croniche e attualmente interessa circa 300 milioni di persone nel mondo. Nelle nazioni industrializzate, la prevalenza di asma è aumentata negli ultimi 30 anni e oggi sembra essersi stabilizzata al 10-12% negli adulti e 15% nei bambini.
L’asma è una sindrome caratterizzata da ostruzione delle vie aeree che varia marcatamente sia spontaneamente sia dopo terapia. Gli asmatici sviluppano una particolare forma di infiammazione delle vie aeree che rende queste ultime più responsive a un’ampia gamma di stimoli rispetto ai non asmatici, conducendo a un’eccessiva broncocostrizione con conseguente riduzione del flusso aereo e sintomatologia caratterizzata da respiro sibilante e dispnea.
Ancora oggi è molto ampia la percentuale di pazienti che non evidenziano una corretta aderenza alla terapia inalatoria prescritta del medico e che, di conseguenza, non riescono a raggiungere e mantenere un buon controllo della patologia. I pazienti che non usano correttamente la terapia sono pertanto più a rischio di riacutizzazioni, con importanti conseguenze sulla loro qualità di vita e sui costi complessivi della malattia.
Modelli di gestione integrata del paziente asmatico che vedano protagonisti gli specialisti ed i medici di medicina generale sembrano contribuire effettivamente a migliorare la qualità di intervento in asma. In particolare, un modello che veda il medico di medicina generale inserire nella propria routine clinica l’uso della spirometria di primo livello ed un’azione costante di formazione e verifica sul corretto utilizzo del device sui propri pazienti asmatici potrebbe contribuire in maniera decisiva al miglioramento degli outcomes clinici ed alla riduzione dei costi correlati alla malattia attraverso un’azione incisiva sugli accessi al Pronto Soccorso e sulle visite specialistiche non necessarie.