Sars-Cov2 Early Treatment, MMG e Sinergie Territorio-Ospedale
Dalle prime settimane di diffusione dell’infezione da Coronavirus, nel mondo e in particolare in Italia, è stato subito chiaro che il conseguente diffondersi della Pandemia poteva e doveva essere contrastata il più precocemente possibile a domicilio del paziente, sia con adeguati strumenti diagnostici che terapeutici.
Oltre i sistemi di protezione personale e di comunità, le armi che abbiamo a nostra disposizione si basano sostanzialmente sui vaccini, su anticorpi monoclonali e più recentemente su farmaci antivirali.
Il Medico di Medicina Generale (MMG) ha un ruolo determinante nella gestione dell’infezione da SARSCOV-2 in quanto è il primo professionista a ricevere l’informazione sulla positività al tampone e, di conseguenza, conoscendo la storia clinica del suo assistito, le comorbidità e le terapie in corso, è in grado di valutare celermente la tipologia di intervento più appropriato da attuare anche in funzione della tempistica di esordio dei primi sintomi.
Gli antivirali, quindi, se utilizzati in modo appropriato sono in grado di ridurre le complicanze e la mortalità associata all’infezione da COVID-19, ma il loro utilizzo in Italia ad oggi è stato al di sotto di quanto prevedibile.
L’intervento formativo è finalizzato a fornire strumenti che favoriscano l’acquisizione di competenze per:
- Individuare precocemente i soggetti affetti da COVID-19 a rischio di progressione di malattia
- Promuovere il trattamento più appropriato tenendo conto della condizione clinica, della comorbilità e dei trattamenti in corso
- Promuovere l’interazione e la collaborazione dei vari attori tra Territorio e Ospedale